Buoni, come Mr Scrooge


Solo un augurio. Indagate che cosa significa per voi essere buoni e siatelo. Siate buoni, leggete Dickens:
Il dito inesorabile stette saldo.
Scrooge corse a dare un'occhiata alla finestra del suo banco. Sempre banco era, ma non più il suo. Erano mutati i mobili e la persona seduta in poltrona non gli somigliava. Il Fantasma accennava sempre allo stesso modo.
Ei lo raggiunse, e ruminando perché e dove se ne fosse andato, lo accompagnò fino a un cancello di ferro. Prima di entrare, si guardò attorno.
Un cimitero. Qui, dunque, lo sciagurato di cui gli sarebbe stato svelato il nome, qui giaceva sottoterra. Un bel posto davvero. Circondato da case, ingombro di erbe e cespugli, una morte anzi che una vita di vegetazione, soffocato dalle molte sepolture, grasso fino alla nausea. Un bel posto davvero!
Lo Spirito stette fra le tombe e abbassò il dito segnandone una. Scrooge vi si accostò tremando. Era sempre lo stesso Spirito, ma parve a Scrooge travedere un pensiero nuovo e terribile nella solennità della sua forma.
- Prima di accostarmi a quella pietra ove tu accenni, - disse Scrooge, - rispondi a una sola domanda. Son queste le immagini delle cose future o soltanto delle cose possibili? -
Lo Spirito teneva sempre il dito abbassato verso la tomba vicina.
- Le azioni umane adombrano sempre un certo fine, che può diventare inevitabile, se in quelle ci si ostina. Ma se vengono a mutare, muterà anche il fine. Dimmi che così è, dimmelo, in queste scene che mi vai mostrando! -
Lo Spirito era immobile sempre.
Scrooge si trascinò a quella volta, tremando; e seguendo il dito, lesse sulla pietra della tomba negletta il proprio nome: EBENEZER SCROOGE.
- Son io, io quell'uomo che giaceva sul letto? - gridò cadendo in ginocchio.
Il dito accennò dalla tomba a lui e da lui alla tomba.
- No, Spirito! Oh no, no! -
Il dito non si moveva.
- Spirito! - gridò egli abbracciandosi alla sua veste, - ascoltami! Io non son più lo stesso uomo di prima. Io non sarò l'uomo che sarei stato, se non t'avessi seguito. Perché mostrarmi tutto questo, se per me non c'è più speranza? -
Per la prima volta la mano parve agitarsi.
- Buono Spirito, - ei proseguì, sempre prostrato - tu ti commuovi perché sei buono, tu hai pietà di me. Dimmi, assicurami ch'io posso ancora, mutando vita, cangiar queste scene che m'hai mostrate! -
La mano tremò di nuovo in atto di conforto.
- Io onorerò sempre Natale nel cuore, io ne serberò il culto tutto l'anno. Vivrò nel passato, nel presente e nell'avvenire. Mi parleranno dentro tutti e tre gli Spiriti. Non mi scorderò delle loro lezioni. Oh, dimmi, dimmi che mi sarà dato cancellare lo scritto di questa pietra! -

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