Qualsiasi cosa succeda


Oggi è l'anniversario della morte dell'avvocato Giorgio Ambrosoli. Quando penso alle brave persone che hanno servito lo Stato fino alla morte penso a: Giovanni Falcone, Peppino Impastato, Rosario Livatino, Paolo Borsellino, Libero Grassi...ma anche a Giorgio Ambrosoli.
Sono passati trent'anni. Quest'uomo faceva l'avvocato e fu incaricato dalla Banca d'Italia di verificare le condizioni della banca di Michele Sindona, sull'orlo del crack finanziario. Sindona avrebbe voluto far pagare i suoi debiti a noi, i cittadini. Giorgio Ambrosoli, no. Per questo è morto ammazzato: un killer della mafia italoamericana gli ha sparato sotto casa sua. Aveva tre figli; erano al mare con la moglie.
Faceva solo il suo lavoro, solo il suo lavoro. Possibile mai che una persona rischi la vita se fa il proprio lavoro? Sì, in Italia è possibile. Grazie Giorgio Ambrosoli per la sua lezione di vita. Si fa il proprio lavoro come disse lui stesso "qualsiasi cosa succeda". Il figlio Umberto ha scritto un libro con questo titolo. Tra le letture estive forse ci andrebbe anche questa.

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